“Transizione energetica”, “emissioni zero”, “elettrificazione” e la ricorrente “sostenibilità”. Sono tutte parole e locuzioni ormai entrate a far parte del lessico quotidiano di molti, anche non necessariamente addetti ai lavori. Cosa può dirci l’impiego diffuso di questi termini? Il cambiamento e l’innovazione passano dalle azioni concrete, ma anche dalle parole necessarie per raccontarli. Sulla base dei termini utilizzati e dei collegamenti tra loro è possibile comprendere quali sono le principali aspettative di operatori e utenti della mobilità.
L’OSSERVATORIO AUTO E MOBILITÀ
È con questo spirito che vanno letti i risultati della prima ricerca sulle parole dell’innovazione, condotta dall’Osservatorio Auto e Mobilità di Luiss Business School (in collaborazione con Unrae, Honda e Toyota). L’analisi ha preso in considerazione oltre 60 mila tweet pubblicati da più di 29 mila account Twitter italiani e internazionali nell’arco di dodici mesi (da ottobre 2021 a ottobre 2022). Sono stati monitorati i contributi “twittati” da case auto e utenti generici, per individuare i termini più utilizzati relativi a quattro aree chiave: elettrificazione, mobilità, sicurezza e sostenibilità.
LE PAROLE DELLA MOBILITÀ: “CO2” E “BATTERY”
Dalla ricerca è emerso che la parola più utilizzata per parlare di innovazione in fatto di mobilità è di gran lunga “CO2”, la formula che indica il diossido di carbonio, come noto, il principale prodotto della combustione del carbone e degli idrocarburi. La questione delle emissioni di CO2 è considerata centrale per la lotta al riscaldamento globale, che negli ultimi anni sta incontrando la crescente sensibilità dell’opinione pubblica. Non deve quindi sorprendere che proprio “CO2” sia stato ritrovato nel 41% dei contributi relativi a trenta parole chiave utilizzate per l’analisi. A seguire, i termini più utilizzati sono quasi tutti legati all’elettrificazione e alle novità tecnologiche: “Battery” (utilizzato nel 13% dei casi), Hybrid (10%) ed EV (10%). Ma grande interesse sembrano incontrarlo anche la sicurezza (il 12% dei contributi analizzati conteneva la parola “Safety”) e l’evoluzione del concetto generale di mobilità (7% per “Mobility”).
Guido Carli Luca Pirolo, direttore dell’ Osservatorio Auto e Mobilità di Luiss Business School
AL CENTRO DEL DIBATTITO
Dai risultati della ricerca emerge il grande interesse degli attori industriali, alle prese con la necessità di rinnovare la propria comunicazione e renderla fedele ai concetti di sostenibilità ed elettrificazione, e degli utenti, desiderosi di saperne di più sui cambiamenti in atto. “Il fatto che a fronte di 2.703 tweet, si siano generate più di 55.600 risposte e retweet sui termini chiave dell’innovazione, dimostra come queste parole siano al centro del dibattito e debbano essere attentamente considerate non soltanto in azioni commerciali e di marketing, ma anche nelle politiche e nelle azioni applicative messe in campo dagli organi amministrativi e di governo”, ha spiegato il professor della Luiss Guido Carli Luca Pirolo, che dirige l’Osservatorio insieme al professor Fabio Orecchini dell’Università degli Studi Guglielmo Marconi. La ricerca dice molto del modo in cui il mercato – da una parte e dall’altra – si affaccia al cambiamento. Una mappatura e un’analisi delle dinamiche di comunicazione, intrecciata alle politiche commerciali e di marketing, che può fungere da cartina di tornasole per indicare i temi che stanno più a cuore e le perplessità più comuni generate da epocali cambiamenti tecnologici e di coscienza ambientale.